Politica: la grande ammucchiata

Ci siamo, fra poco andremo a votare e, se fino a qualche mese fà il risultato sembrava scontato e cioè una vittoria del centro-sinistra e del suo leader Romano Prodi, al momento sembra che il centro-destra sotto l’attenta guida mediatica di Silvio Berlusconi, sia in recupero.
I motivi di questa rimonta sono l’affare Unipol e la presenza del leader di centro-destra in televisione che sicuramente è servita a riportare all’intenzione di voto una parte degli elettori che alle Regionali e alle Europee avevano preferito andare al mare.
Attenzione, parliamo di intenzione di voto e non di voto effettivo, infatti i sondaggi sono una cosa, il voto vero è ancora “da venire”. Quello che comunque appare agli occhi degli italiani è una battaglia che più che sui programmi, si combatte su altre problematiche che interessano solo in parte l’italiano che ormai con lo stipendio, non arriva a fine mese.
Ma qualsiasi risultato esca dalle urne, il vero sconfitto sarà la Democrazia, quella Democrazia con la D maiuscola che viene scippata al popolo, popolo sovrano di decidere quale persona mandare il Parlamento (in teoria) non quale simbolo di Partito dove il suo Presidente o Segretario possono decidere chi sarà messo in questo o quell’altro posto (in pratica).
Proprio dalle pagine di questa rivista, avevo lanciato un grido d’allarme sul nuovo sistema elettorale, anche qualcun’ altro a livello nazionale l’ha fatto, ma sia la stampa che la televisione non hanno dato spazio a chi esprimeva il proprio dissenso.
Con questo nuovo sistema assistiamo alla occupazione da parte di politici di professione dello Stato, infatti chi nella società civile vorrebbe mettersi in gioco a favore del Paese, non potrà più farlo sperando di essere eletto, in quanto con i giochi matematici di simulazione dei voti, si sà già in anteprima chi avrà il posto.
Facciamo un esempio che riguarda la nostra Regione al Senato dove si viene eletti in base regionale e non nazionale.
All’Emilia Romagna sono assegnati 21 seggi. Secondo i risultati delle politiche del 2001, 9 vanno al centro-destra, 12 all’Unione. Con i risultati delle Europee 2004, 8 al centro-destra, 13 all’Unione. Con i risultati delle Regionali 2005, 7 al centro-destra e 14 all’Unione. Passiamo ora alla ripartizione per forza politica, basandoci sempre sui dati sopraindicati.

Politiche 2001
Forza Italia 6
Alleanza Nazionale 3
DS 7
Margherita 3
Rif. Comunista 1
Di Pietro 1
Europee 2004
Forza Italia 5
Alleanza nazionale 2
Lega Nord 1
Ulivo 11
Rif. Comunista 1
Regionali 2005
Forza Italia 3
Alleanza Nazionale 2
Lega Nord 1
UDC 1
Ulivo 11
Rif. Comunista 1
Fed. Verdi 1
Comunisti Italiani 1

Nelle simulazioni riguardanti le Europee e le Regionali nell’Ulivo sono insieme DS e Margherita per cui si può ragionevolmente presumere che il risultato finale nei due casi sopra citati sia DS 7, Margherita 4.
Perciò cari lettori quando usciranno le liste, in anteprima potrete sapere chi sarà eletto e se incontrate la persona nei primi posti della lista, non lesinate i complimenti...
Continuando, come potete vedere solo 8 liste complessivamente dei 2 Poli vengono premiate con un solo seggio. Ma le liste secondo i più recenti sondaggi, sono all’incirca 28.
Quante saranno ammesse a partecipare alle elezioni non ci è dato sapere, causa la raccolta delle firme che sicuramente impedirà la presenza di tutte le formazioni minori che hanno tale onere a carico a differenza dei partiti già in Parlamento. E da qui che nasce il titolo “la grande ammucchiata”, i due schieramenti arruolano chiunque possa portare dei voti per vincere senza curarsi di chi si sceglie come compagni di viaggio: così a sinistra si imbarcano i cattolici di centro insieme a vecchi comunisti, e a destra si cercano accordi con la Mussolini e Rauti che sono fuoriusciti da Alleanza nazionale, non condividendo la linea di Fini.
Insomma un gran c....
Sempre da questa rivista avevano parlato di formazioni minori tra cui il PDE-Art. 51 il Partito delle Donne, dei Monarchici di Stella e Corona e altri che avrebbero voluto correre con la propria identità ma non gli è stato permesso dai vari sbarramenti elettorali e da una chiusura degli organi di informazione, che hanno impedito di far conoscere i loro programmi elettorali.
Resta solo un’incognita: quanti italiani andranno a votare ? Saranno pochi, saranno tanti? Vedremo...
Non possiamo però tralasciare quello che è accaduto in Europa e nelle altre parti del mondo a proposito delle vignette irriguardose nei confronti di Maometto.
In uno scenario da “Guerra Santa” sono state assalite Ambasciate, Consolati di varie Nazioni europee, bruciate bandiere, fino al ferimento e all’uccisione di vari cristiani, tra cui un prete italiano.
E’ bene ricordare: “Scherza con i fanti, ma lascia stare i Santi...” a monito che per un fervente, credente nella propria religione, non esiste offesa più grande... Ma nello stesso tempo stiamo attenti: la prossima guerra a parer mio, potrebbe essere proprio religiosa... e non saremo di certo noi cattolici a scatenarla visto la tolleranza e l’accoglienza che abbiamo dimostrato nei confronti degli immigrati di fede islamica...
A questo punto tocca a loro capire ed imparare che nel Paese che li ospita ci sono degli usi e costumi diversi e bene o male, si devono adeguare, come facciamo noi giustamente quando ci rechiamo nelle loro Nazioni....

 
 
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