Women in Tech
Rivoluzione digitale ed eccellenze femminili

a cura di Gaia Pandolfi - foto di Tornaghi Photo

Lunedì 19 Novembre, nell’incantevole cornice di Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore britannico, in partnership con il Progetto Donne e Futuro, si è svolto il convegno Women in Tech. Per la prima volta la Presidente di Progetto, l’Avvocato e Onorevole Cristina Rossello e S.E. l’Ambasciatore Jill Morris sono riuscite a portare in Italia testimonianze di relatrici internazionali che si sono contraddistinte nello sviluppo di innovazioni tecnologiche nel campo della robotica, dell’automazione industriale e dell’intelligenza artificiale.

Come ha spiegato l’Avvocato Rossello aprendo la sessione della mattina, scopo del Progetto Donne e Futuro è la nobilitazione delle eccellenze femminili, in particolare le giovani millenials che si affacciano sul mercato del lavoro e meritano l’opportunità di un inserimento rapido e facilitato attraverso il riconoscimento di borse di studio e programmi di mentoring.
Progetto rappresenta un’occasione unica per le ragazze che hanno la possibilità, grazie ai loro meriti, di poter entrare in contatto con alcune realtà, spesso di difficile accesso. S.E. l’Ambasciatore Morris, che ci ha accolto con eleganza e cortesia, ha sottolineato a sua volta l’importanza di valori quali la generosità e la gentilezza che devono accompagnarci ogni giorno, sia nella sfera professionale che in quella privata.

Presenti al Tavolo della mattina eccellenze italiane e internazionali quali Farzana Dudhwala, representing Dame Sue Owen, Government Office for Artificial Intelligence. Joint office in DCMS (Digital, Culture, Media, and Sport) and BEIS (Business, Energy, and Industrial Strategy), Elena Grifoni Winters, Capo Gabinetto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Hannah Roberts, freelance journalist and producer, Dyann Hewarid Mills, Founder of HewardMills Ltd e Maria Silvia Sacchi, giornalista del Corriere della Sera ideatrice e conduttrice del Family Business Festival, nato a Bologna e itinerante in Italia e all’estero.
Ognuna di loro ha regalato al pubblico presente un’importante testimonianza del suo percorso professionale e umano. Farzana Dudhwala ha sottolineato il valore dell’inclusione e della diversità nella tecnologia. Nel 2017 – ha ricordato la dottoressa Dudhwala – è stato pubblicato The Civil Service Diversity and Inclusion Strategy che stabilisce come l’occupazione britannica diventerà più inclusiva entro il 2020 e si impegna a stabilire e lavorare verso obiettivi per aumentare la partecipazione di minoranze etniche e il personale disabile all’interno del Senior Civil Service.

Elena Grifoni Winters ha regalato alla platea il racconto della propria esperienza, sia professionale che umana. Le disuguaglianze di genere esistono ancora, ha spiegato, ma con la costante della determinazione e il sostegno di un “network al femminile” le donne riescono a superarle. Mai porsi limiti di genere, piuttosto puntare a grandi obiettivi e metterci energia per raggiungerli. E lei di questo è un esempio: prima donna italiana (e prima italiana) ad essere nominata Capo di Gabinetto del Direttore Generale del Direttore Generale dell’ESA, Jan Woerner ma anche moglie e madre felice.
Hannah Roberts ha sottolineato l’importanza dei principi di solidarietà e istruzione per l’integrazione umanitaria e ha presentato il Progetto CodeYourFuture che ha l’obiettivo di assistere nell’insegnamento rifugiati ed emarginati. Dyann Heward Mills, che con la sua esperienza fornisce il miglior supporto di Data Processor Officer (DPO) alle società multinazionali, ha parlato dell’uguaglianza di genere nella cybersecurity e allo stesso tempo dell’importanza della diversità nella tecnologia e nel business, come ci spiega l’hashtag #worklifebalance.
La giornalista Maria Silvia Sacchi, durante il suo intervento, ha posto l’attenzione su una tematica molto importante: l’Italia deve rispondere al problema dell’educazione femminile. Perché –ha spiegato– non può esserci libertà senza indipendenza economica e le giovani donne di talento devono poter esercitare il proprio ruolo (cardine) nel cambiamento della società. 
Fra gli interventi della mattina, non possiamo non citare quello della dottoressa Monica Parrella, coordinatore dell’Ufficio per gli interventi in materia di parità e pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla cultura del mentoring al femminile e quello del dottor Franco Carraro, già ministro della Repubblica italiana e sindaco di Roma, che ricordando gli episodi di violenza del web ha ribadito come le donne meritino rispetto. Quelle stesse donne che primeggiano in ogni attività, in particolare nello sport dove, si vedano le ultime Olimpiadi, tengono alta la bandiera italiana.

“Diventiamo il cambiamento che vogliamo vedere”, recitava Gandhi. Così si è aperta la sessione pomeridiana, dedicata ai temi e alle numerose attività di Progetto. La Presidente Rossello, ha ricordato gli oltre dieci anni dell’Associazione che ha visto 111 pupil con altrettante Madrine di eccellenza. Un esempio per tutti Ilaria Caprioglio, modella di livello internazionale, autrice di diversi libri e dal 2016 sindaco di Savona. Ilaria ha sposato l’idea di un tutorato amministrativo, dando così l’opportunità a una giovane di talento e meritevole di affiancarla nell’amministrazione cittadina, di imparare le difficoltà e il senso di responsabilità che grava sulle spalle dei sindaci, ormai in prima linea sulla scena politica. Un’esperienza che, sia a livello umano che professionale, si è rivelata utile e formativa non soltanto per la pupil ma anche per la sua tutor.

Durante il tavolo del pomeriggio hanno preso la parola, fra gli altri, la dottoressa Gianna Martinengo, ideatrice del progetto Women&Technologies® 2007-2020 e membro del Comitato Esecutivo e del CdA di Fondazione Fiera Milano, che ha ricordato come il binomio donne e tecnologia sia un binomio vincente e la dottoressa Anna Maria Villa, coordinatrice dell’Ufficio per il coordinamento delle politiche europee (COPOUE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha sottolineato come sia importante per i ragazzi avere la consapevolezza di essere cittadini sia italiani che europei - come testimonia anche il profilo internazionale del Convegno.

Last but not least, l’intervento della dottoressa Marika Lion che, dopo una lunga esperienza nel settore della comunicazione e public affairs per l’arte e la cultura, oggi opera nel settore patrimoniale come curatore di Collezioni e Archivi privati e loro digitalizzazione che fanno capo al Centro Studi e Ricerche e Progetti Istituzionali e la sua pupil, Grazia Salvemini. Entrambe hanno presentato il progetto nato in seno alla stessa Associazione e attinente a una raccolta di Titoli di Stato e una collezione di Menù Antichi, opere di nicchia relative al nostro patrimonio culturale nazionale ed europeo di grandissimo valore. Anche in questo caso, era impossibile non notare l’affiatamento fra la tutor e la sua pupil, oltre all’apporto formativo che la missione di tutoring e mentoring promossa da Progetto garantisce.

Il convegno Women in Tech, in linea con la proposta “Anno europeo del patrimonio culturale 2018” e in continuazione del tema inaugurato l’anno scorso “Donne e Tecnologia”, ci ha fatto capire con l’aiuto di eccellenti relatori e relatrici anche di livello internazionale l’importanza del contributo che le donne possono dare in ogni settore della società. Perché “Progetto Donne è Futuro” e, se l’apporto femminile vuol dire raddrizzare la globalizzazione verso le differenze, le donne devono fare la differenza nel FARE LE COSE.

 
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