Progetto Donne e Futuro
nel tempio della finanza Milanese

Jill Morris, prima donna Ambasciatore del Regno Unito in Italia, diventa madrina di Progetto Donne e Futuro

In data 10 aprile 2018 Progetto Donne e Futuro ha organizzato l’evento dal titolo FINANCE & DIPLOMACY - THE COMMONWEALTH IN MILAN nel tempio della finanza milanese, Palazzo Mezzanotte.
Si è trattata di un’occasione importante che conferma l’apertura internazionale dell’associazione, avviata con l’evento tenutosi a Savona in data 7 ottobre 2017, quando due personalità di eccezionale caratura: Lyn Christensen e Kathleen Kennedy Townsend, sono state nominate madrine.
La ricerca di figure anche a livello internazionale per lo svolgimento dell’attività di tutoraggio e mento-
ring, essenza di Progetto Donne e Futuro, conferma l’ormai decennale percorso di continuo studio e evoluzione.
A Palazzo Mezzanotte l’avvocato Rossello ha espresso la volontà di voler ampliare il bacino e le conoscenze cui possono fare riferimento le pupils dell’associazione per la loro formazione, al fine di raggiungere un alto livello e divenire competitive anche su base internazionale.
In linea con tale orientamento, Jill Morris, prima donna Ambasciatore del Regno Unito in Italia, è stata scelta quale madrina nell’ambito della carriera diplomatica. Quale pupil le è stata affidata una giovane studentessa che sta compiendo i propri studi internazionali presso l’Università Tor Vergata di Roma: Clara Saglietti.
Alla cerimonia, tra gli altri, hanno partecipato anche Diana De Marchi, Presidente Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, la nota Linda Laura Sabbadini e Marina Forquet Famiglietti, membro della Borsa Italiana dal 1994 e direttore dell’HR dal 1997. Tali figure hanno apportato un significativo contributo a testimonianza dell’eccellenza femminile presente nel nostro Paese.
A conclusione dei lavori, in anteprima, proprio in onore all’Ambasciatore Jill Morris, è stata presentata una selezione di rarissimi antichi ed esclusivi titoli azionari del Commonwealth. Il cui valore e significato è stato illustrato da Marika Lion curatrice e responsabile dell’allestimento dell’esibizione.


CLARA SAGLIETTI - L’Università
Una nuova pupil per Progetto

Clara, al momento frequenta la facoltà di Scienze Politiche presso l’Univerità  Tor Vergata a Roma, ove si sta specializzando in International Relations, Economics, Anthropology and Environmental Science. Da sempre nutre un grande interesse per l’intermediazione culturale. Ha svolto e tutt’ora svolge attività di volontariato insegnando la lingua italiana agli immigrati e agli studenti con disabilità di apprendimento. Clara, pur essendo molto giovane ed essendo solo all’inizio della sua carriera, vanta diverse collaborazioni a progetti di livello internazionale. Coopera dal 2017 con il blog relativo alle Global Governance The Global Observer. Ha partecipato nel marzo 2017 al progetto MUN United Nations simulation ECOSOC SDG’s rivolto alla riduzione dell’ineguaglianza tra i paesi del mondo. Dal 2015 fa parte dell’associazione culturale Livingston Association di Alba. Ha altresì collaborato al Comenius project Europe to be di livello mondiale. Consapevoli della durezza e difficoltà delle carriera diplomatica facciamo a Clara un grande in bocca al lupo per il suo futuro!

Un’intervista
con l’ambasciatore
del Regno Unito in Italia
Jill Morris

L’eccezionale nuova madrina che è entrata a fare parte
del team di Progetto Donne e Futuro suggerisce: 
Be Yourself, Be Your Best Self

intervista di Margherita Costa

Non c’è che dire Jill Morris è una donna eccezionale. Nel luglio 2016 ha ricevuto l’incarico da Sua Maestà la Regina Elisabetta II di Ambasciatore del Regno Unito presso la Repubblica Italiana a Roma e della Repubblica di San Marino. Precedentemente è stata direttore del Foreign & Commonwealth Office sezione Europa e ha lavorato nell’Ufficio di Rappresentanza del Regno Unito presso l’Unione Europea a Bruxelles. In particolare, oggi l’Ambasciatore Morris rappresenta il Governo inglese in Italia e dirige i lavori dell’Ambasciata e del Consolato con responsabilità del settore politico, commerciale e degli investimenti, oltre che delle relazioni culturali e dei servizi consolari.
A seguire un’intervista che ci permetterà di conoscerla meglio e ascoltare i suoi preziosi consigli.

Passione, serietà e determinazione. Grazie a queste tre qualità lei è diventata nel luglio 2016 la prima ambasciatrice donna del Regno Unito in Italia, cosa può dirci in proposito?
Ovviamente come prima donna a ricoprire il ruolo in Italia mi ha fatto tanto piacere,  sono tanto contenta che ci sia finalmente una donna, ma soprattutto che io abbia l’opportunità.  É veramente un incarico meraviglioso, ho ricevuto ovunque in Italia un caloroso benvenuto.
Un amore, quello per l’Italia, che passa anche attraverso l’amore per l’italiano, lingua che ha imparato in tempi rapidissimi.
Dopo la mia nomina l’ho imparato da zero, perché noi abbiamo una scuola delle lingue straniere proprio presso il Ministero degli Esteri a Londra. Dopo la mia nomina, sono stata lì per 6 mesi e poi sono andata a Siena per 6 settimane per fare full immersion con una famiglia italiana, la mia famiglia italiana, e andando ogni giorno a scuola: la scuola Dante Alighieri. E non c’è di meglio che andare in una scuola che si chiama Dante Alighieri per imparare l’italiano!

Durante la sua esperienza professionale ha ricevuto incarichi dal Ministero degli Esteri Britannico presso il Commonwealth e l’Unione Europea e ha potuto osservare da vicino l’evoluzione del ruolo della donna nella carriera diplomatica, a che punto siamo oggi?
Quando io sono entrata nel 1999 c’erano le donne diplomatici ovviamente, ma non tante. Soprattutto non nelle posizioni di alto grado. Ma adesso, meno male, la situazione è cambiata. Il Ministero ha introdotto alcune nuove politiche e provvedimenti per togliere gli ostacoli per le donne al fine di consentire loro di avanzare nella carriera. Ad esempio, ci sono adesso misure per aiutare le donne quando tornano dalla maternità. Perché c’era una fuga delle donne e per me è un grande spreco, perdere le donne quando andavano in maternità perché era troppo difficile tornare a lavorare.

Grazie anche all’introduzione di politiche di sostegno alla maternità, oggi un terzo degli ambasciatori inglesi nel mondo sono donne, una su tutte la rappresentante britannica all’Onu Karen Pierce. Un motivo di orgoglio per lei che promuove la collaborazione femminile in ambito professionale, esattamente come si propone di fare Progetto Donne e Futuro con le sue attività.
Ho colleghe e colleghi che mi hanno appoggiato moltissimo e che mi hanno anche  sostenuto forse quando io non mi sentivo pronta per fare qualcosa, loro mi hanno dato incoraggiamenti e incentivi per spingermi quando ne avevo bisogno. E per questo anche io cerco di fare mentoring per le mie colleghe e colleghi all’Ambasciata anche qui a Roma, perché l’appoggio e il supporto è essenziale e quando condividiamo le esperienze scopriamo che non siamo da sole.
Lei è conosciuta e apprezzata anche per la sua grande eleganza. Per una recente vendita a Villa Wolkonsky di abiti e accessori firmati Vivienne Westwood, il cui ricavato è stato in parte destinato a Oxfam International, è stata definita dalla stampa “l’ambasciatore più glamour d’Italia”. Il rapporto tra estetica e potere è uno degli aspetti più difficili da recepire per le giovani donne che si vogliono affermare sul piano professionale, cosa ne pensa?
C’è ancora troppa pressione, troppa tensione sull’aspetto estetico. Io direi per qualsiasi donna di professione, di carriera, è importante comportarsi in modo professionale e presentarsi in modo professionale, ma ogni donna ha ovviamente il suo stile. Allora è importante avere un proprio stile personale, ma anche essere comode. Secondo me non si può essere professionali o fare la performance migliore quando ci si sente scomoda o come se si facesse finta di qualcosa. Essere autentica anche per me è molto importante.

Questa attenzione all’autenticità sarà uno dei valori che trasferirà a Clara Saglietti, la prima pupil nella carriera diplomatica di Progetto Donne e Futuro?
È un progetto molto importante e quando l’Avvocato è venuta a spiegarmi il progetto mi ha colpita subito. Perché lei è una persona eccezionale, squisita e anche con una determinazione di migliorare il mondo e fare le cose per il bene. Ha un cuore d’oro, ma più di quello lei ha fatto qualcosa di reale, ha fatto cose concrete per aiutare le persone vere. Per me è stato un grande piacere e un onore essere coinvolta in questo progetto.

Lei è impegnata in prima persona nella promozione delle donne nelle professioni. Proprio l’8 marzo di quest’anno infatti l’Ambasciata britannica ha organizzato la prima edizione italiana di Women in Finance, un premio che mette in evidenza i talenti femminili che eccellono in un settore ancora tipicamente maschile. Ha qualche incoraggiamento a proposito della maturazione e l’autodeterminazione che da sempre Progetto Donne e Futuro sostiene?
Ho scoperto recentemente durante una visita a Modena una citazione di Enzo Ferrari, che ha detto “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Allora, un uomo ovviamente, un grande, un mito, ma è un modo di dire che mi ha colpito. Se puoi sognarlo, puoi farlo.

Le giovani italiane che hanno grandi sogni spesso guardano all’Inghilterra come uno dei Paesi dove poterli realizzare. Ma la Brexit metterà in discussione la realizzazione degli obiettivi di chi sogna un’esperienza all’estero per migliorarsi professionalmente?
No. Siamo orgogliosi del fatto che tanti italiani hanno scelto di vivere, studiare e lavorare da noi. 600.000 italiani è la stima dell’Ambasciata Italiana a Londra e abbiamo visto che,  dopo il voto per la Brexit, il numero è aumentato. Allora come il nostro Ministro Teresa May ha detto l’anno scorso a Firenze “We want you to stay”. Il Regno Unito rimarrà aperto agli italiani e ai cittadini europei, e rimarrà un Paese aperto al mondo.

Per la sua Pupil di Progetto Donne e Futuro Clara Saglietti e per tutte le giovani che vogliono affermarsi nella loro carriera, quale è il suo consiglio?
Un collega mi ha dato questo consiglio poco dopo il mio arrivo al Ministero degli Esteri: “Don’t hang your personality up at the door”. Non abbandonare la tua personalità. Per me è stato molto importante perché mi ha dato il permesso di essere Jill. Ovviamente essere sempre professionale e fare del mio meglio, ma senza fingere. Senza cercare di essere qualcuno di diverso. Allora Be Yourself, Be Your Best Self.

 

Ephemera Food. Menus and antique share certificates: arts and graphics

Il collezionismo e i giovani: una risorsa per riscoprire
la nostra storia e un’opportunità di investimento

In occasione di Milano Food City, momento di approfondimento sull’alimentare tenutosi dal 7 al 13 maggio 2018, Progetto Donne e Futuro ha voluto partecipare con un interessante studio dal titolo Ephemera Food. Menus and antique share certificates: arts and graphics e una preziosa collezione privata di menù antichi.
La selezione dei pezzi esposti - scelti e selezionati dalla collezione - consente di ammirare rarissimi menù storici decorati e dipinti da artisti o stampati su carta o seta in tiratura limitata. Al fine di consentire una loro migliore interpretazione e valorizzazione, è stato predisposto un percorso didattico e multimediale grazie al quale gli spettatori hanno avuto modo di venire a conoscenza delle relative complesse procedure di raccolta, tenuta, custodia, organizzazione e catalogazione cartacea e informatica. In particolare, Marika Lion, curatrice dell’esibizione, durante i momenti di approfondimento, ha illustrato i campi di classificazione e come questi sono stati aumentati rispetto alle formule classiche, per soddisfare meglio la condivisione con tutti i dati presenti anche non
standardizzati.
L’occasione ha consentito di sviluppare un “focus” sul ruolo storico-culturale del collezionismo dei documenti popolari e sul loro valore di testimonianza storica. Si tratta di un terreno non ancora esplorato da Progetto Donne e Futuro, ma lo si considera quale interessante occasione a favore di giovani ragazze di talento che vogliono esprimersi nell’ambito della ricerca, della cultura e della tradizione con il supporto delle nuove tecnologie.

Family business

Un’introduzione alle imprese familiari
Al primo Festival delle Imprese Familiari in Italia, tenutosi a Bologna in data 18-19 maggio, ideato da Maria Silvia Sacchi e organizzato dal Corriere della Sera e dall’Università Bocconi di Milano l’Avvocato Cristina Rossello mentre tiene il workshop: “Famiglia e Rapporti Patrimoniali”. Dalla disamina delle normative di riferimento (codice civile, costituzione, normativa secondaria e ordinaria europea) si è passati ai principali e più recenti orientamenti di Cassazione, Corte Costituzionale e CEDU. Insieme si sono esaminate le strategie legali internazionali a confronto per la tutela dei patrimoni delle imprese familiari.


Biografia dell’On. Cristina Rossello

Laureata in giurisprudenza, è avvocato, cassazionista, con proprio studio in Milano, in Roma e in Bruxelles. Consulente strategico in imprese familiari industriali e in gruppi internazionali anche nel mondo bancario, dell’editoria e sportivo, con esperienza di commissariamenti, amministrazioni giudiziarie di beni sequestrati e confiscati nonché di amministrazione straordinaria per incarichi prefettizi per interdittive e curatore di società. Esperienza ultra venticinquennale in società quotate, anche come vice presidente di banca, presidente di comitato Controlli interni e rischi, presidente di comitato Nomine, presidente di comitato Indipendenti e membro di comitato Parti correlate. È Lead Indipendent Director in società quotate. Ha svolto attività di diritto dello sport. È stata docente al corso di perfezionamento di Diritto sportivo e Giustizia sportiva dell’Università Statale di Milano e responsabile della direzione legale nonché assistente alla presidenza per alte strategie della Lega nazionale professionisti e vice commissario del Coni in federazioni sportive. Presiede l’associazione di mentoring, Progetto Donne e Futuro, di cui è anche ideatrice, per la valorizzazione dell’eccellenza femminile e per il sostegno di giovani ragazze che accedono al mondo del lavoro e per la loro crescita professionale.

 
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