Banche Italiane: il contributo delle donne per le sfide del futuro
Il convegno annuale di Progetto Donne e Futuro nel centro direzionale di Veneto Banca a Montebelluna

Banche Italiane

a cura di Elena Bordon


Personalità del mondo del credito locale e nazionale, donne di banca e d’impresa, professioniste e giornaliste, queste le protagoniste del convegno annuale organizzato da Progetto Donne e Futuro, dal titolo “Banche Italiane: il contributo delle donne per le sfide del futuro”, svoltosi nel centro direzionale di Veneto Banca, a Montebelluna, lo scorso 26 febbraio.
Quest’anno il Progetto ha scelto un tema di estrema attualità, l’evoluzione in atto nel mondo bancario e finanziario nazionale, mettendo in luce i contributi positivi che la partecipazione femminile può offrire a un settore ancora prevalentemente maschile.
A coordinare i lavori della giornata l’Avvocato Cristina Rossello, fondatrice e Presidente del Progetto. “Ho fortemente voluto che il nostro appuntamento annuale si tenesse nel centro direzionale di Veneto Banca, perché anche grazie a iniziative di questo tipo l’istituto può e deve tornare a essere protagonista non solo economico, bensì pure sociale e culturale, del proprio territorio d’elezione, come previsto dal piano industriale 2016-2020 approvato in Consiglio di Amministrazione”, ha affermato l’Avvocato, che nell’istituto di credito trevigiano ricopre dall’ottobre scorso la carica di Vice Presidente. Rossello ha sottolineato l’impegno di Veneto Banca per la valorizzazione di politiche di genere quali veicolo di innovazione in un momento cruciale, tra le quali il raggiungimento del 40% di partecipazione femminile all’interno della governance, proposito che anticipa l’invito a rispettare l’equilibrio di genere basato sul merito nei CdA delle società quotate, rivolto nel 2012 dall’allora Commissario Europeo per la Giustizia, Viviane Reding.
Durante il convegno è stata data rilevanza a diverse ricerche sul ruolo delle donne nell’economia, tra cui gli importanti studi promossi da Linda Laura Sabbadini, già Direttore del Dipartimento Statistiche Sociali ISTAT, partecipante al convegno. Alla rappresentante dell’Istituto Nazionale di Statistica va il merito di aver comparato per prima i dati sulla condizione femminile italiana a quelli europei.
Altre personalità femminili di spicco del mondo bancario sono intervenute sul contributo delle donne per le sfide del futuro: consigliere di amministrazione e dirigenti di MpS, come Stefania Bariatti, e Carige, come Evelina Christillin, Popolare di Vicenza e della stessa Veneto Banca, come Joyce Bigio, a capo del Comitato endoconsiliare Controlli Interni e Rischi, oltre a interventi di alta tecnica da parte di rappresentanti di Consob (Commissario CONSOB Anna Genovese) e Banca d’Italia (Membro del Direttorio e Vice Direttore Generale della Banca d’Italia) in video conferenza.
Madrina del convegno, Anna Maria Tarantola, già Responsabile della Vigilanza e poi Vice Direttore Generale di Banca d’Italia, nonché ex Presidente della RAI. Tarantola ha sottolineato come la “questione femminile” non sia soltanto un fattore etico e sociale, ma piuttosto una questione economica, una potenzialità da sfruttare per implementare la produttività e la crescita di tutti i settori: “Più donne al lavoro determinano una crescita economica significativa e più donne nelle posizioni di vertice delle aziende determinano un incremento di competitività, produttività e anche, secondo alcuni studi statunitensi, del valore di Borsa delle società stesse”.
Più interventi hanno evidenziato come non sia solo il governo d’impresa a ricevere benefici in termini di produttività da un management misto, ma anche specifici settori del mondo del credito. Ne è un esempio il risk management: “Le donne spesso portano regole e disciplina. In questo momento di profonda trasformazione del sistema bancario il loro contributo può essere significativo” ha affermato l’Avvocato Rossello.
Nel corso della giornata, si sono avvicendati gli interventi di manager esperti specializzati in controlli, crediti e IT, tra cui alcuni dirigenti dell’istituto di Montebelluna. I relatori, partendo dalla loro esperienza, hanno presentato le prospettive di un mercato finanziario in rapida evoluzione.
I lavori hanno quindi delineato le frontiere del cambiamento e le sfide cui le banche italiane sono chiamate a rispondere in maniera sempre più urgente, un quadro in cui le donne potranno essere l’elemento fondamentale per il rinnovamento del sistema.
La riflessione e la sensibilizzazione sul contributo femminile sono al centro dell’obiettivo che da sette anni Progetto Donne e Futuro si pone, al fine di valorizzare concretamente le eccellenze femminili e favorire il conseguimento delle pari opportunità. Grazie all’impegno profuso in prima persona dalla fondatrice Cristina Rossello, il Progetto opera su un duplice fronte. Da un lato la formazione femminile, attraverso seminari informativi in settori che spaziano dall’economia all’arte e dallo sport al mondo delle professioni. Dall’altro l’inserimento di promettenti neolaureate e neoprofessioniste nel mondo del lavoro, grazie a un percorso di tutoraggio e mentoring e al riconoscimento di borse di studio.
Alle giovani pupil del progetto, Anna Maria Tarantola ha lasciato un prezioso consiglio: “Le invito a essere preparate, perché nella vita non si può pretendere nulla se non si ha la giusta preparazione, essere pronte a qualche sacrificio, ma anche essere capaci di proporsi e avere il coraggio di ottenere i riconoscimenti meritati”.

 
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