Progetto Donne e Futuro
fa tappa in Emilia Romagna

In occasione della X edizione della tradizionale gara di golf, il 7 luglio al Modena Golf & Country Club, l'Avv. Cristina Rossello è stata invitata per presentare all'emilia romagna il suo Progetto Donne e Futuro. Claudia Cremonini di Cremonini Group SpA, È la prima madrina scelta per l'avvio del Progetto nella regione

San Pietroburgo

Il Progetto Donne e Futuro pone le basi di un percorso di mentoring e tutoring attraverso l'individuazione di madrine eccellenti e pupil individuate per particolare merito. L'Emilia-Romagna, regione ricca di importanti realtà imprenditoriali, manufatturiere, di eccellenze, non poteva esimersi nell'accogliere questo Progetto. Cornice della presentazione, il 7 luglio, è stato il Modena Golf Coun-
f1 try Club che si è prestato a diventare palcoscenico dove si sono alternate testimonianze importanti del mondo dell'impresa, nel salotto allestito dagli architetti Neri e Ferrari di LS Atelier specializzati in arredo e allestimenti per giardini, parchi e aree esterne.
Con i saluti istituzionali della sen. Isa Ferraguti Presidente di Noi Donne, del prof. Graziano Pini Assessore alle Politiche Economiche e Società Partecipate del Comune di Modena e della Presidente del Consiglio Comunale di Modena Caterina Liotti, la Presidente di Progetto Donne e Futuro Cristina Rossello ha fatto il punto della situazione sui 10 mesi di sviluppo del percorso e ribadito il motivo che l'ha spinta a concretizzare questa idea che in Italia non ha pari.

Le madrine coinvolte sono ad oggi 18, sparse tra Liguria, Piemonte, Lombardia Veneto e ora Emilia-Romagna. Claudia Cremonini responsabile relazioni esterne Gruppo Cremonini è la donna d'eccellenza che entusiasticamente ha accettato il ruolo di madrina, ma anche quello di apripista in regione. «Sono onorata di essere la prima madrina per l'Emilia-Romagna. Penso che il settore agroalimentare abbia un'importanza rilevante nell'economia di questa regione» ha dichiarato la dott.ssa Cremonini che darà la possibilità a una studentessa meritevole di fare esperienza al suo fianco nel settore food made in Italy, marketing e comunicazione d'impresa. «Sono entusiasta dell'idea di cui si fa carico il Progetto perchè il mondo dell'impresa deve avvicinarsi di più a quello universitario e fare crescere talenti all'interno dell'azienda, stare vicino come tutor a talenti nel campo del marketing e della comunicazione che escono dalle nostre università, è un orgoglio perchè significa investire nel futuro.
L'azienda che investe nei talenti investe in se stessa. Le aziende sono fatte da uomini che, a loro volta, fanno crescere l'azienda e il territorio: investire in nuove risorse è un vantaggio per tutta l'Emilia-Romagna».
«Solo recentemente si è iniziato a percepire la portata del fenomeno definito nel 2006 da The Economist con un calzante neologismo nato dalla fusione dei termini "donna" ed "economia", usato per la prima volta dall'analista giapponese Avivah Wittenberg-Cox alla fine degli anni novanta: "Womenomics". Le donne sono portatrici di una silenziosa ma inesorabile forza per lo sviluppo dell'economia mondiale - spiega l'Avvocato Cristina Rossello. Il Progetto Donne e Futuro ha questa teoria di riferimento e se ne sta facendo portavoce in Italia attivando percorsi di mentoring e tutoring, insieme a borse di studio a giovani studentesse identificate con criteri meritocratici. Il Progetto si basa infatti sulla consapevolezza che nel prossimo futuro il più importante impulso alla crescita globale verrà dal lavoro femminile e dal serbatoio di talenti che le donne rappresentano. In Italia la presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle aziende, in particolare, va lentamente crescendo ma il processo ha bisogno di essere velocizzato.» Il Progetto Donne e Futuro, in quest'ottica, si presenta come un percorso di crescita evoluto e responsabile che guarda con interesse rinnovato alle risorse locali, oltre che ai talenti femminili, come ad un patrimonio non ancora debitamente valorizzato e utilizzato. «Le donne devono poter partecipare in tutti i settori dell'economia con i loro apporti se guardiamo agli esiti dei casi studio è evidente come le donne si laureino, arrivino ai massimi voti e percentualmente siano più preparate degli uomini. Lo dimostrano anche nei concorsi pubblici. Se questa selezione però non passa e non matura attraverso concetti esclusivamente meritocratici la donna non riesce ad accedere ai ruoli di leadership» spiega l'avvocato Cristina Rossello. «L'obiettivo del Progetto Donne e Futuro è imprimere accelerazione alla crescita del talento femminile, facendo leva sul merito e intervenendo sulle ricchezze territoriali. L'obiettivo dell'organizzazione è assistere e aiutare giovani nei non semplici anni che segnano il passaggio tra lo studio e il mondo del lavoro facendo leva sul loro merito e il loro talento. I suoi pilastri sono la valorizzazione delle risorse economiche locali e la scelta, attraverso il coinvolgimento degli istituti del territorio, di giovani studentesse di talento alle quali sarà data l'opportunità di accedere a un percorso di mentoring da parte di donne eccellenti».

Sulla womenomics è ritornata Angela Di Luciano, editor del Gruppo 24 Ore che segue da vicino il fenomeno. «Il lavoro delle donne, è provato, fa aumentare il Pil. Due sono i poli su cui si muove e si applica la teoria del womenomics.
La relazione tra la natalità e i consumi, la valorizzazione dei talenti femminili e la crescita delle donne. Più le donne lavorano, più hanno reddito, di conseguenza non solo l'economia è più dinamica perchè c'è potere d'acquisto, ma sono più sicure, hanno un reddito più certo e fanno più figli. È provato, poi, che l'80% dei consumi viene deciso dalle donne» ha spiegato Angela Di Luciano. «Oggi le donne costituiscono il 50% dell'occupazione negli stati uniti. The Economist nel gennaio dello scorso anno è uscito con un copertina dove una donna mostra i muscoli e dice "We did it", ovvero "ce l'abbiamo fatta", siamo più del 50%. In Europa siamo il 47-48%, in Italia il 42%. Dunque, l'occupazione c'è, i consumi ci sono: e perchè nelle aziende le donne non sono mai ai vertici? Si fermano al 13% nel management, al 6% nei Cda. Si fermano nel middle management. Oltre l'aver dimostrato che l'occupazione femminile fa crescere l'economia, la tesi più sottile di womenomics sul futuro dell'economia consiste nel sostenere che le aziende devono sfruttare il talento delle donne perchè loro sono capaci di portare talenti e abitudini completamente diverse da quelle degli uomini. Ad esempio la leadership femminile è basata sul consenso, sono brave a gestire i conflitti. Fare posto alle donne, farle esprimere per quello che sono (e non attenersi a delle regole di assunzione), e attivare il bilinguismo di genere.
Parliamo due lingue che sono diverse, compatibili, e porteranno al miglioramento della società e dell'economia».

Fulvia Guazzone Amministratore Liberitutti Srl è intervenuta con la proposta de "Latuaideadimpresa" promossa da Confindustria a Progetto Donne e Futuro. «Mi piace definirlo come una community di donne in gamba, laddove community significa capacità, dialogo, sviluppare progetti insieme.
Latuaideadimpresa ha lo scopo di sviluppare nei giovani la cultura d'impresa come autoimprenditorialità, di formarsi come professionisti e immettersi nel mercato del lavoro con una consapevolezza. Latuaideadimpresa.it vede una grande partecipazione di donne, che sono al 51% rispetto ai ragazzi. I gruppi di lavoro sono perfettamente misti, ciascuno porta il proprio contributo. I ragazzi competono tra loro elaborando dei progetti d'impresa. Esprimono la propria creatività, le proprie idee, lavorando anche con le Confindustrie,  modellando le loro idee sulla base di requisiti fondamentali per il mondo del lavoro.
La competizione è su regole precise. Latuaideadimpresa insieme a Progetto Donne e Futuro cercherà di potenziare il concetto di sensibilizzazione culturale che il progetto sta portando avanti raccontandolo attraverso il web e i social network, racconterà storie, porterà testimonianze, porterà modelli alle giovani donne».

La presentazione a Modena di Progetto Donne e Futuro è stata l'occasione per introdurre anche la testimonianza di un settore particolare con un'esperienza personale. Tiziana Ferrari, Curatrice delle opere d'arte del Senato della Repubblica ha voluto ricordare del suo lavoro svolto in questa istituzione dove è racchiusa una collezione di inestimabile valore.

Presenti in sala alcune madrine come l'avv. Tiziana Rota, sommerlier per il tutoraggio in Piemonte ad Aurora Di Sclafani, la prof.ssa Loredana Vido e la prof.ssa Alessandra Rampazzo per la regione Veneto e con loro la pupil dott.ssa Martina Calore che ha ricevuto lo scorso maggio il riconoscimento a Verona. «Sono ormai quattro anni che lavoro nel Laboratorio di Genetica Umana Molecolare e Genomica della prof.ssa Alessandra Rampazzo, nel Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova, e adesso sto terminando l'ultimo anno del dottorato di ricerca in Scienze Cardiovascolari. Mi occupo principalmente della cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro che è una patologia genetica che sta tra le principali cause della morte improvvisa dei giovani atleti. Il nostro gruppo ha individuato quattro geni che causano questa patologia e si pone tra i gruppi leader a livello internazionale. Io mi sto occuopando dell'identificazione di nuovi geni malattia, ma anche dello studio di meccanismi molecolari che stanno alla base della comparsa di questa patologia con lo scopo di identificare le persone a rischio e di produrrre cure farmacologiche mirate. Grazie a questo premio potrò sviluppare ulteriormente la mia esperienza in laboratorio».
Per la scelta delle Madrine Progetto Donne e Futuro attinge dalle associazioni più conosciute e dai premi più prestigiosi in Italia tra cui il Premio Internazionale Profilo Donna. «Il Progetto Donne e Futuro rappresenta un percorso inedito di cui ci stiamo facendo portavoce non solo a Modena ma in tutta Italia», spiega Cristina Bicciocchi, presidente Premio Internazionale Profilo Donna e associazione culturale no profit Donne del 2000. «Il Progetto ha delle affinità con il Premio Internazionale che ho subito condiviso: unisce infatti la valorizzazione dei profili delle donne eccellenti a quello di giovani promettenti, facendosi promotore della creazione della relazione tra mentor e mentees (ovvero tra madrina e pupilla) che nel prossimo futuro sarà il focus più significativo per la trasmissione di valori».

 
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