SUL SOFA' DI CHICCA c'è':
Silvia Nicolis (PPD ‘15)
Silvia Nicolis

È Presidente del Museo Nicolis di Villafranca, uno dei più importanti musei privati in Italia e in Europa e una delle realtà culturali e di attrazione più importanti per l’intero territorio.
Fondato dal padre Luciano, imprenditore e grande collezionista, il Museo Nicolis è gestito secondo i criteri imprenditoriali del Museo-Imprese ed è accreditato internazionalmente come una delle realtà museali private più autorevoli nel settore del motorismo. All’attività prettamente museale di valorizzazione delle otto collezioni (auto d’epoca; moto e biciclette storiche; strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, accessori da viaggio vintage; piccoli velivoli), Silvia Nicolis affianca un’intensa attività congressuale, organizzazione di mostre ed eventi, collaborazioni con il mondo delle istituzioni culturali, dei media, dello spettacolo e ha sviluppato solide partnership con la business community internazionale. Ricopre, oggi come in passato, importanti incarichi istituzionali, fra cui: Membro della Giunta della Camera di Commercio Verona per il settore Industria; Consigliere Delegato al Marketing e Relazioni Associative di Confindustria Verona; Vice Presidente di Museimpresa, l’associazione che fa capo ad Assolombarda e Confindustria per la valorizzazione del patrimonio di storia industriale italiana.

La dr.ssa Silvia Nicolis è una imprenditrice al servizio della cultura come suo padre. Quale è stata la sua formazione e quando è diventata Presidente del Museo Nicolis?
Quali sono le caratteristiche del Museo fondato da suo padre?

Il Museo è stato il coronamento del “sogno” di mio padre, Luciano Nicolis, imprenditore nel settore cartario (Gruppo Lamacart), un appassionato di meccanica e un collezionista dotato di un “fiuto” particolare che gli è sempre stato riconosciuto, e cioè la capacità di vedere dei gioielli là dove altri vedevano solo rottami. Questo lo ha aiutato non poco nella ricerca, che lo ha portato a scovare in tutto il mondo, oggetti d’epoca rarissimi e a riunire, in una struttura moderna e creativa, un patrimonio culturale che altrimenti sarebbe andato irrimediabilmente perduto.
Per questo motivo la caratteristica del Museo è proprio l’unicità della collezione e del progetto stesso.
Il Nicolis è uno dei più importanti Musei privati del nostro Paese, la scelta fatta sin dalla sua inaugurazione, nel 2000, che fossi io a dirigerlo è stata una naturale conseguenza del mio percorso professionale. Aprirlo al pubblico lo ha poi trasformato in una attività imprenditoriale e culturale destinata ad ampliarsi e a svilupparsi, ma anche finalizzata a condividere con altri una passione che non volevamo rimanesse “confinata” e riservata solo a pochi.

Quali sono i pezzi da collezione più rappresentativi?

La Collezione conta 200 automobili, più di 100 moto, più di 100 biciclette, 500 macchine fotografiche, un centinaio di strumenti musicali, altrettante macchine per scrivere e numerosi oggetti dell’ingegno umano. Tra i pezzi più importanti c’è la «Motrice Pia», il primo motore a scoppio funzionante a benzina, realizzato nel 1882 dal veronese Enrico Bernardi, che scatenò la competizione fra lo stesso Bernardi e il tedesco Karl Benz; la Isotta Fraschini del 1929 celebrata nel film «Viale del tramonto» e amata da Gabriele D’Annunzio; la Lancia Astura Mille Miglia del 1938, unica al mondo e costruita appositamente per Luigi Villoresi, l’Alfa Romeo GTC 1750 del 1931 un vero capolavoro della Carrozzeria Castagna. Per quanto riguarda invece la collezione su due ruote a motore, sono famose la Bianchi Tonale 175 cc (1957), rivestita con una spettacolare carenatura, la Norton Manx 500 Corsa (1962), uno dei simboli nella storia del Motociclismo.

Il cambio generazionale nel suo caso è stato favorevole, anche perchè all’idea di collezionismo, Lei ha inserito nel Museo altre iniziative.

Trasformare un luogo tradizionalmente statico in un moderno “Spazio delle Idee” dove ogni giorno si incontrano persone, progetti e nuove iniziative è frutto di una più attuale visione culturale.

Chi sono i fruitori del Museo?

Proprio per la natura versatile del Museo i nostri visitatori sono poliedrici: dall’appassionato di motori, alla famiglia in cerca di curiosità, dai giovani studenti fruitori di didattica e laboratori, alle aziende che utilizzano gli spazi congressuali per eventi business, ma tantissimi sono anche gli stranieri che ogni anno visitano la nostra struttura con grande interesse.

Sappiamo infatti che ha sviluppato anche valide partnership con la Business Community internazionale e il Museo viene visitato ogni anno da appassionati del settore che vengono un po’ da tutto il mondo. L’attrattiva della location rende il Museo anche luogo privilegiato per eventi e congressi...

Le attività Congressuali sono oramai consolidate e organizzate con grande professionalità, forti dell’unicità della location che, anche in termini di contenuti, rende qualsia-si evento un’esperienza indimenticabile ed irripetibile.
La varietà delle nostre collezioni e dei contesti trattati, rende inoltre molto semplice declinare i temi a qualsiasi settore come per esempio: design, moda, tecnologia, scienza, costume, società, artigianato, letteratura, meccanica ecc   

Quali sono i progetti che avete in programma per il 2016?

Il nostro è un laboratorio sempre aperto: confermiamo senza dubbio tutte le attività legate ai grandi eventi, alla didattica ed al turismo che sono sempre in progress. In particolare saremo molto vicini al mondo dei motori con la partecipazione al salone internazionale di auto d’epoca Verona Legend Cars, ai Concorsi di auto d’epoca e proseguiremo le collaborazioni legate alle grandi Mostre.

Lei ricopre moltissimi incarichi, tra cui quello di Vice Presidente di Museimpresa di che cosa si tratta e quali sono le finalità di questa associazione?

Museimpresa è l’associazione italiana dei musei e degli archivi d’impresa nata nel 2001 per volontà di Assolombarda e Confindustria ed opera a livello internazionale.
Gli associati sono imprese che, attraverso la conservazione, l’esposizione, la valorizzazione di documenti, materiali iconografici, oggetti, prodotti e macchinari, raccontano la storia dell’impresa, della società e dei suoi protagonisti.
Il valore di Museimpresa non è solo quello di affiancare le imprese nel loro progetto culturale, ma soprattutto quello di accrescere un network dove ogni associato può trovare opportunità, azioni e visibilità di alto spessore, ed internazionali.   

 
Powered by Main Street Modena