Il salto di qualità......

Ogni volta che penso alla Firenze del ‘500, mi emoziono e ritengo che la concentrazione di artisti, letterati, grandi pensatori di quell’epoca sia stata davvero straordinaria...

Ma il genio dell’uomo si è espresso in tanti momenti della storia con individui di profondissima spiritualità, scienziati, filosofi, architetti e alchimisti. Ognuno di loro si è espresso nel suo momento storico, ma quello che emerge del genio è sempre la sua straordinaria attualità e capacità di cogliere l’intuizione giusta al di là della sua contemporaneità: come se quella sua parte creativa fosse senza limiti e senza tempo. Così il genio in qualunque periodo, ha portato novità e scompiglio, innescando un salto di consapevolezza nella realtà in cui è vissuto. Nel genio è come se esistesse al di là della materia, un mondo delle idee da cui attingere in modo inesauribile al sapere e a tutto ciò cui deve tendere la comprensione e la mente umana (o se qualcuno preferisce “scintilla divina”) che fa parte del nostro modo di evolvere. Mi piace pensare che da Imothep a Dante, da Leonardo da Vinci a Newton, da Gandhi a Freud, ci sia un sapere “superiore”, uno squarcio atemporale che si svela di volta in volta che ci fa fare un passo avanti nella comprensione delle cose, lasciandoci meravigliati e trascinando tutti in nuovi modi di concepire il quotidiano.
Questo ci fa intendere che forse non c’è niente da scoprire, ma semplicemente da riscoprire, per attivare anche nella nostra epoca le giuste intuizioni per un salto di qualità della vita: dalla ricerca alle energie alternative, dalla medicina alla genetica, dalla robotica all’etica della vita. Auguriamoci che come nella Firenze del ‘500, molti geni (uomini e donne) siano già al lavoro...

Come scrisse Ralph Waldo Emerson (1803 - 1882), saggista, filosofo, poeta e scrittore statunitense: “Credere nel proprio, credere che ciò che è vero per voi, personalmente per voi, sia anche vero per tutti gli uomini, ecco, è questo il genio. Date voce alla convinzione latente in voi, ed essa prenderà significato universale”.

Cristina Bicciocchi

 

 

IN COPERTINA NEL NUMERO DI SETTEMBRE
Uno scorcio del palco e del soffitto affrescato del Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena dove, il 26 giugno scorso, si è svolta la XIX edizione del Premio Internazionale Profilo Donna.

Foto: Roberto Vacirca

 
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