Premio Internazionale Profilo Donna XXIV edizione
premiate 2011

24 anni e non dimostrarli, 250 donne premiate: è un vero traguardo per una manifestazione intesa a sottolineare le peculiarità femminili come forza, dedizione, tenacia, sensibilità e non da ultimo, capacità. Un mix di elementi, come ormai si sottolinea da anni, trasversali e che metterebbero la figura femminile in posizione strategica nei “quadri” della vita.
Cristina Bicciocchi, ideatrice e da sempre sostenitrice del ruolo femminile, anche quest’anno ha saputo mettere a fuoco e sviluppare due ambiti, lo Sport e l’Imprenditoria che seppur diametralmente opposti sulla carta, nella realtà delle cose partono e si sostengono su uguali forze e strategie.
A conferma di ciò il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Cecilia Guerra ha inviato una lettera, che Cristina Bicciocchi, conduttrice della serata, ha letto come benvenuto al parterre di ospiti da vera serata di Gala:
“La valorizzazione delle qualità e dell’apporto della donna alla vita sociale, professionale e culturale – scrive il Ministro – è un dato di assoluta crescita anche grazie ad eventi come il Premio Internazionale Profilo Donna che intendono mantenere viva l’attenzione sulla grande importanza della componente femminile per lo sviluppo economico della società. Possiamo dire – conclude la Guerra nella lettera – che la competenza e il merito rimangono le strategie privilegiate su cui le donne vogliono poter puntare in una logica di pari opportunità fra generi per farsi strada tra i livelli decisionali, dei vari mondi professionali e delle istituzioni. È attraverso queste risorse che sempre più la donna è in grado di dimostrare il proprio valore, esprimere la propria creatività e concretizzare le proprie idee”. Vicino al premio Profilo Donna anche il Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge che ha inviato un messaggio in cui ha espresso la sua vicinanza al mondo dello sport inteso come valido strumento di integrazione.
La serata ha visto quindi la partecipazione di personalità di spicco sia a livello nazionale che locale, oltre ovviamente alle 10 donne premiate, cinque tra le più ambite atlete italiane e cinque tra le manager che meglio hanno saputo distinguersi proprio attraverso quelle caratteristiche che legano la rosa delle vincitrici, la determinazione, l’impegno e i sacrifici.
La partecipazione di arceri e dame in costume d’epoca, grazie all’Associazione Dama Vivente di Castelvetro ha dato alla serata un respiro medievale che ha contribuito a rendere più affascinante l’atmosfera. La scenografia dotata di schermo gigante, ha regalato agli ospiti due documenti preziosi, uno dedicato alla straordinaria Nilla Pizzi già Profilo Donna nel 2002 e l’altro riservato al giovane tenore Matteo Macchioni che ha intonato al piano quello che è l’inno per eccellenza “We are the Champions”, dedicato alle premiate della XXIV edizione.  Il sottofondo musicale dell’evento è stato curato dall’orchestra Jumpin’ Shoes, un gruppo nutrito di elementi, arricchiti da una straordinaria voce femminile. Le note hanno richiamato lo swing migliore e il jazz più comunicativo.
“In questo ultimo decennio il percorso di Profilo Donna si è sempre intensificato e ramificato con iniziative collaterali e sinergiche ad altri importanti temi al femminile e quindi possiamo davvero sostenere di aver creato un’importante rete di comunicazione tra donne di talento, protagoniste del nostro tempo”.
È questa una parte del discorso di apertura del Premio, edizione 2013 nel corso del quale Cristina ha messo in evidenza anche il matrimonio perfetto tra le eccellenze al femminile e le eccellenze del territorio ricordando che Castelvetro ha ottenuto dal Touring Club Italiano la Bandiera Arancione, quella che determina il valore massimo delle produzioni del territorio che in questo caso è giusto menzionare: sono l’aceto balsamico, i salumi e il famoso lambrusco Grasparossa di Castelvetro, senza dimenticare il favorevole impatto ambientale e paesaggistico che fa di Castelvetro una ambita meta turistica.
Ad aprire gli interventi dopo il dr. Giordano Giovini Assessore allo Sport del Comune di Castelvetro al quale è stato donato un defibrillatore da parte di Iredeem Philips e Profilo Donna, l’on Franco Carraro, oggi uomo politico, ma che in passato ha ricoperto importantissimi ruoli negli ambiti sportivi, tra gli altri è stato Presidente della FGIC e del CONI. “La cosa che ha più segnato la mia vita è sicuramente lo sport – ha detto dal palco Carraro - e credo che premiare le donne che hanno ottenuto grandi successi nello sport sia oltremodo giusto soprattutto perché per ottenere grandi successi sportivi si devono possedere assolutamente due elementi, il primo è il talento che è proprio dalla nascita, poi a ruota il senso di sacrificio che solo le persone fortemente motivate e determinate possono sviluppare. Non è facile sacrificare la propria vita per anni, soprattutto quando si è giovani, per raggiungere obbiettivi sportivi. E tutto questo va premiato e riconosciuto”.
A sottolineare invece il matrimonio perfetto, si direbbe, tra il Premio Internazionale Profilo Donna e il riconoscimento “Modena Città dello Sport 2013” è l’assessore allo sport del Comune di Modena, Antonino Marino: “Trovo la scelta del tema Sport e Imprenditoria adeguato ai tempi – ha detto Marino – perché se è vero che viviamo in una società che ancora deve camminare parecchio per evitare discriminazioni di sesso nei luoghi di lavoro, in qualsiasi ambito, è vero che lo sport è uno di quei contesti dove le donne hanno dimostrato di essere le vere portabandiera italiana”.
A seguire, in ordine sparso, le premiate alle quali è stata consegnata una scultura in edizione limitata di Paola Rinaldi, un’artista che pone al centro della sua arte l’essere femminile concepito come sfera.
Tra le 5 manager a ricevere il riconoscimento Lorella Ansaloni, modenese, di Medolla precisamente, dove ha sede l’impresa familiare, la Società Agricola Vivai Morselli, si occupa di direzione commerciale, amministrativa, finanziaria e marketing. Nel maggio 2004 entra a far parte di Donne Impresa Coldiretti, il coordinamento delle donne imprenditrici agricole di Coldiretti. Nel 2005 ne diviene responsabile provinciale, poi regionale e nel 2013 è eletta Responsabile Nazionale. Sono 300.000 le aziende agricole femminili in Italia in continuo aumento, in considerazione di un nuovo interesse nei confronti delle attività legate alla campagna e benessere. Nel corso dei prossimi quattro anni la manager sarà chiamata a tracciare le linee guida: “Innanzitutto la multifunzionalità, più innovazione, più professionalità, più cultura, più impresa. L’agricoltura deve diventare il veicolo di una nuova Italia, di una nuova scommessa per il futuro e ben vengano le donne che possono  portarlo avanti”. A premiarla, Caterina Liotti coordinatrice della Conferenza delle donne democratiche di Modena e presidente del Consiglio comunale di Modena, fautrice di una raccolta firme contro la violenza alle donne: “Ne abbiamo raccolto 15mila che consegneremo in Regione il 19 agosto”.
Da un’imprenditrice a un’atleta: è subito la volta della giovanissima Cecilia Camellini impegnata proprio in queste giornate a Napoli per i Campionati italiani. “Sì sono un po’ di corsa – ha detto la nuotatrice -  però ho voluto conciliare  le due cose ed essere qui questa sera, non potevo assolutamente mancare”. Ed è sempre di insegnamento Cecilia anche quando afferma quanto sia stato utile lo sport nella sua vita e non solo per riscattarsi da un handicap, ma per imparare a trarre vantaggio anche dalle sconfitte. “Grazie al  nuoto riesco a mostrare quello che di buono c’è a livello paralimpico”. A premiarla l’assessore Antonino Marino con il quale è stata ospite del Parlamento Europeo: “A Bruxelles – racconta Marino – hanno colpito molto le parole di Cecilia ‘‘Pur non essendo vedente dalla nascita, cerco di vedere lontano”.
Cecilia Camellini è campionessa europea, mondiale e paralimpica di nuoto, stile libero e dorso. Attualmente detiene due record del mondo (50 e 100 stile libero), tre record europei (50 e 100 stile libero e 100 dorso) oltre ad altri 11 record italiani in vasca lunga e in vasca corta. Dal 2004 ad oggi ha vinto 26 titoli italiani individuali.
In un’ideale alternanza dallo sport all’imprenditoria, un’altra ottima rappresentante del ‘corpo’ manageriale italiano è Afsoon Neginy, Direttore Divisione Intercosmo Italia e Worldwide Marketing Intercosmo, la multinazionale spagnola di haircare e business professionale. Iraniana di nascita, è membro del comitato di direzione di Colomer Italy e fa parte del comitato internazionale dei general managers di tutte le filiali del Gruppo Colomer che si occupa prevalentemente dello sviluppo dei progetti speciali, strategie di marketing, posizionamento dei brand focus, strategie di espansione e di diffusione della divisione Intercosmo. In questo periodo è al lavoro su un progetto molto importante per i parrucchieri e gli estetisti che partirà nel 2014 “Si tratta di un’associazione  - ha spiegato Afsoon - perché sono convinta prima di tutto che per far sentire belle le donne si debba puntare oggi più che mai sulla loro personalità, sulla loro anima e poi perché in un momento così competitivo del mercato è necessario la forza del gruppo”. A premiarla è S.E. il Vice Prefetto Vicario dott. Mario Ventura: “Una riflessione brevissima, ciò che ammiro nelle donne di successo è il loro saper conservare il proprio fascino, la propria capacità deduttiva, la propria dolcezza, anche quando diventano donne famose”. Concludendo poi con una gradevole citazione, ricordando un po’ la sua passione letteraria “C’è un verso di Guido Gozzano ne ‘La signora Felicita’ che ad un certo punto dice Donna, mistero senza fine”.
Il Premio Profilo Donna è stato conferito, a seguire, a un’importante atleta: la giovane ginnasta bresciana Vanessa Ferrari. Vanessa è il più grande talento della ginnastica artistica italiana. Dopo la qualificazione olimpica per Pechino 2008 diventa “soldato” ed entra nel Gruppo Sportivo dell’Esercito Italiano, dopodiché ottiene ottime performance ai Mondiali e agli Europei del 2010/11/12 e conquista il 3° posto pari merito, al corpo libero alle Olimpiadi di Londra 2012. Ha iniziato ad allenarsi all’età di 6 anni grazie alla caparbietà della mamma che pur di far crescere nello sport la figlia, si sottoponeva a trasferimenti quotidiani lunghi ed estenuanti, considerando che la palestra e quello che poi sarebbe stato il suo allenatore si trovavano ad una cinquantina di chilometri da casa. E dopo tanti sacrifici, della famiglia, ma anche e soprattutto suoi, arrivano le grandi soddisfazioni ed emozioni: “Di sicuro quando ho vinto i mondiali nel 2006 – ha raccontato Vanessa - era il mio primo anno come senior, ero entrata dopo aver fatto gli europei di squadra e li avevamo vinti e io ero appena rientrata da un infortunio dalla fine del 2005. Ad ottobre c’è stato il mondiale, sì ero tra le più forti, ma quando ho visto coronato il mio sogno ancora non ci credevo e ho visto compiersi tutto il sacrifico di tanti anni”.
A premiarla chi meglio del Generale Comandante dell’Accademia militare di Modena Giuseppe Nicola Tota che conferma il numero crescente di atlete sotto l’egida dell’Esercito italiano: “Siamo intorno alle 200, da qualche anno abbiamo aperto il nostro gruppo sportivo agli atleti ed è una forma di sostegno dello sport in genere e abbiamo, come dimostra la nostra Vanessa, dei grandi risultati sia individuali che di squadra. Tra l’altro festeggiamo i 10 anni dall’ingresso delle donne nell’esercito, che hanno ottenuto grandi risulati. Io ho le prime capitano donna che inquadrano dei cadetti”.
In perfetta alternanza dallo sport all’imprenditoria, altro Premio Profilo Donna 2013 a Costanza Filicori in rappresentanza della famiglia che ormai da quasi cento anni si tramanda di padre in figlio la migliore tradizione del caffè. Dirigente Filicori Zecchini SpA., fin da piccola respira l’aria dell’azienda condotta dal padre Giovanni e fondata dal nonno nel 1919. Terminati gli studi in Inghilterra, entra quindi come forza “giovane” in Filicori Zecchini e va a formare la nuova generazione dirigenziale assieme al fratello Luca e a Luigi Zecchini. Insieme hanno contribuito a rendere la Filicori Zecchini una realtà internazionale che propone il Made in Italy come valore aggiunto al prodotto. “L’apertura sui mercati esteri – spiega la giovane manager - è fondamentale per uscire da questa crisi perché l’Italia produce prodotti eccellenti e quando ci si presenta all’estero con un  prodotto italiano il ritorno c’è sempre. Il caffè per esempio è una tradizione italiana che all’estero non conoscono; lo fanno in maniera diversa e quando noi lo portiamo e glielo presentiamo come lo facciamo in Italia viene sempre apprezzato”. A premiarla l’avvocato Cristina Rossello che non è solo Presidente di Progetto Donne e Futuro, ma tra gli innumerevoli incarichi fa anche parte del comitato scientifico di Aidaf, l’associazione delle imprese familiari. “Le aziende familiari italiane sono una ricchezza per il Paese – sottolinea l’avvocato – ora tocca al governo prevedere manovre tali da permettere di  portare avanti il Made in Italy. Come associazione contiamo soprattutto sul fisco e sui meccanismi di accertamento. Troviamo quelli attualmente in vigore eccessivi e persecutori nei confronti delle famiglie che fanno impresa, noi lavoriamo molto su questo, cercando di ottenere provvedimenti legislativi a sostegno di queste bellissime famiglie dell’Italia”.
Per lo sport, la presenza dell’olimpionica Natalia Valeeva è stata doppiamente gradita trovando la signora del Tiro con l’Arco forte e determinata come vogliono le sue origini nord europee, ma anche delicata moglie e madre di famiglia. Natalia ha vinto 7 campionati mondiali (5 indoor stabilendo un primato assoluto e 2 outdoor spezzando il dominio sud coreano); ha 5 record mondiali, 4 record europei e detiene tutti i record italiani femminili. Quest’anno Natalia si è aggiudicata il titolo di campionessa italiana individuale nel febbraio del 2013 a Rimini e vice campione d’Europa a Rzeszów sia negli individuali che a squadre. Fino a febbraio del 2013 Natalia ha indossato i colori degli Arcieri Re Astolfo di Carpi per poi passare nella squadra di Castenaso a Bologna. Non c’è che dire, un bell’impegno davvero, ma si è detta fortunata nell’avere intorno a sé una famiglia che oltre ad averla sempre sostenuta, l’ha aiutata a conciliare i tempi con le necessità. E a chi le ha chiesto perché scegliere il Tiro con l’Arco anziché un’altra disciplina ha risposto candidamente :“È uno sport che si può fare da piccoli, da grandi e da saggi.. (n.d.r. questa definizione piaciuta tanto da essere calorosamente applaudita)”. Poi ci ha tenuto a sottolineare che la tipologia dello sport aiuta la concentrazione ed è ottima per tutta la muscolatura. A premiarla l’avv. Lucio Colantuoni uno dei massimi esperti di diritto sportivo a livello internazionale che ha esordito dicendo di essere reduce da un convegno internazionale che si è svolto a Londra in cui si sono trattati molti temi del diritto sportivo internazionale, tra questi i diritti di chi è meno tutelato, come i minori e le donne. “In effetti – ha sottolineato Colantuoni -  la donna nello sport, al di là dell’essere molto competitiva e raggiungere massimi risultati, nello sport non è tutelata neppure dal punto di vista normativo. Per esempio qui in Italia noi abbiamo la normativa sul professionismo sportivo che prevede le tutele lavoristiche previdenziali soltanto per lo sport di vertice maschile e non per il correlativo sport al femminile. Qualche progetto di legge è in corso – ha conluso Colantuoni - però credo che si possa fare molto di più. E l’occasione per discuterne potrà essere il prossimo convegno che Profilo Donna organizzerà a novembre, cosicché Modena  potrà dare il suo contributo per essere capitale dello sport anche, come dire, giuridico”.
Il trofeo del Premio Internazionale Profilo Donna raggiunge anche l’impreditrice marchigiana Nenella Impiglia che insieme al marito Renato Curzi è titolare dei marchi Vic Matié, Vic e O.X.S. di Linea Marche SpA. Nata a Serra San Quirico (AN), vive e lavora tra Serra dei Conti, Roma e Milano. Ha alle spalle studi classici e di medicina, imprenditrice e straordinaria donna di carattere è membro del consiglio di amministrazione della Linea Marche e attualmente ne riveste la carica di consigliere delegato alle relazioni esterne. Punto di riferimento nelle pubbliche relazioni legate al mondo della moda, è riuscita nel tempo a creare e mantenere una rete di rapporti, di presenza d’immagine, presso ambienti dello spettacolo e personalità di spicco. Appassionata studiosa di storia del costume e della moda italiana e internazionale, ha scritto «La scarpetta nel piatto» . Simbiosi tra musica, moda e cucina – ha raccontato la signora Impiglia -  un altro mio libro  è uscito a gennaio ‘Stoffa per la musica’ che parla di moda e di musica, due mondi vicini, uno veste l’anima e l’altro il corpo. Anticipo la lavorazione di un nuovo libro che sarà incentrato tutto sulla forza delle donne”. Per quanto riguarda l’azienda, Nenella afferma: “L’unica chance per il nostro Made in Italy – ha risposto l’impreditrice – che è fatto di tanti elementi: ottima qualità nelle materie utilizzate, la manifattura, l’emozionabilità delle nostre cose. Noi imprenditori andiamo avanti ignorando l’incuranza dei politici – ha concluso con una nota di forte disappunto - che non pensano ancora che l’Italia si salverà se salveranno l’economia e noi andiamo avanti perché noi siamo italiani un popolo forte”. A premiarla, il guru della cosmesi internazionale Diego della Palma che esordisce con un’affermazione, come lui stesso ha anticipato, che avrebbe potuto incontrare molta impopolarità: “Io credo di non amare almeno il 50% delle donne manager, perché se una parte usa il cuore per far tornare i numeri, usa la tenerezza e comunque la cura della famiglia, l’altra buona parte usa una rabbia competitiva contro i maschi. Ecco questo secondo genere lo detesto”. Naturalmente appartiene alla parte di quelle donne che usano il “cuore”.
Di sicuro i 50 anni del Gruppo Gorzanelli di Maranello, sono una dimostrazione di come anche la manager Giovanna Candeli non usi rabbia ma cuore e fermezza nel condurre l’azienda. Giovanna Candeli, titolare di Sai Electric, infatti è riuscita ad avere negli anni intorno a sé tutta la famiglia, marito, figli. Gestisce una delle tre aziende d’eccellenza con altrettanti stabilimenti dislocati sulla provincia di Modena.
Il Gruppo Gorzanelli si occupa di energia e nel suo complesso impiega 60 addetti, oltre ad una articolata rete commerciale, con un giro d’affari complessivo di oltre 30 milioni di euro. “Sono molto emozionata ha raccontato la signora Candeli -  50 anni di carriera con tutta la famiglia vuol dire che c’è stato rispetto e soprattutto sincerità. Innanzitutto c’è mio marito Mario con cui abbiamo sempre condiviso ogni cosa e per questo lo ringrazio e ringrazio anche i miei figli Giovanni e Paolo che hanno deciso spontaneamente di lavorare nell’azienda di famiglia. Questo per me è stato molto importante perchè ci tengo molto alla famiglia”. È adorata anche da tutti i suoi dipendenti: “Senza di loro l’azienda non avrebbe avuto i risultati che abbiamo ottentuto” e da tutti gli altri componenti della famiglia sorelle, nuore e nipoti che non hanno voluto mancare alla serata per applaudirla. A premiarla l’assessore al Comune di Castelvetro Graziano Giovini che ha consegnato la scultura realizzata da Paola Rinaldi. Commossa, Candeli ha ringraziato anche la sua madrina l’attrice-fotografa Franca Lovino.
Nell’elenco delle 10 premiate troviamo due campionesse che provengono dallo stesso ambito sportivo, la pallavolo, ai massimi livelli. Maurizia Cacciatori, ex pallavolista e ora opinionista su Sky Sport per la pallavolo femminile. Campionessa e modella, è stata capitano della Nazionale di volley femminile, ed è originaria di Carrara dove vive con la sua famiglia. Con le azzurre ha vinto un oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2001, un bronzo e un argento agli Europei del 1999 in Italia e del 2001 in Bulgaria. Nel suo curriculum c’è anche la partecipazione alle Olimpiadi di Sidney 2000, prima qualificazione in assoluto per la nazionale femminile di pallavolo. Come è stato partecipare alle Olimpiadi?
“Fin da piccola vedevo le olimpiadi dalla televisione – ha raccontato Maurizia -  non avrei mai immaginato di esserci un giorno. La nostra prima olimpiade è stata bellissima un po’ fantozziana, perché eravamo tutte molto giovani, spaesate, era una festa grande, rappresentare il tuo Paese di fronte a tutto il mondo, insieme alle tue compagne..Davvero un’emozione indescrivibile”.
Da Maurizia Cacciatori a Simona Rinieri, da Ravenna, campionessa mondiale di pallavolo e anche lei nell’estate 2000 partecipa alle Olimpiadi di Sidney; era la prima volta che l’Italia si qualificava per il grande evento ed è riuscita a chiudere con un onorevole 9° posto. Con la Nazionale, della quale ne aveva assunto il titoli di capitano dopo l’addio di Manuela Leggeri, vince il bronzo al World Grand Prix e ottiene un 4° posto al campionato mondiale. Nel 2009, viene convocata in Nazionale e vince una medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo e in questo ultimo periodo ha giocato nella Liu-Jo Volley Modena. Divertente è stato il suo ricordo legato agli esordi, giovanissima: “Giocavo nei Portuali di Ravenna, una squadra importante nel territorio, ma la più importante era  la Ravenna, allora detentrice di tutti gli scudetti. Il mio professore di ginnastica delle scuole medie mi volle portare a tutti i costi in quella squadra. Io ero contentissima ovviamente, un po’ meno quando ho saputo quanto mi avevano pagata:  40 palloni, valevo 40 palloni…”.
A premiarle non poteva che essere l’ex Presidente FGIC e CONI, oggi uomo politico, il senatore on. Franco Carraro.
Al termine delle premiazioni, S.E. il Vice Prefetto vicario dr. Mario Ventura ha consegnato anche per questa edizione la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Profilo Donna nella persona della presidente Cristina Bicciocchi per il costante e continuo lavoro a sostegno e nella valorizzazione del ruolo femminile nella società.
Poi il gran finale, tutti sul palco, premiate e premianti, Cristina Bicciocchi e l’intero staff di Profilo Donna, sotto una divertente cascata di palloncini. La cena di Gala ha avuto inizio con un ringraziamento per tutti i sostenitori che hanno affiancato l’iniziativa: Banca Mediolanum, Sai Electric spa, Audi Zentrum, I’m Michelangelo, Wall Street Institute, Donelli Vini, Tappezzeria Barghini, Center Garden e Radiostella.
Per i premi della lotteria hanno contribuito: Pelletterie Parmeggiani, Maria Vittoria Atelier, Gioielli Pinomanna, l’Incontro Boutique, Boutique Adani, Mamà abbigliamento bimbi, Giovanna Montorsi, Federica Moretti, Giorgio Montorsi, Profumeria Avery, Monica Intimo, Spazio House, Istituto Ottico Sabattini, Libreria Tarantola, Angela Vaccari Profumerie, Aria, Erboristeria Scodellaro Alberto e Graziella. Entusiasta la farmacista Laura Lolli, vincitrice del primo premio della lotteria, ovvero la borsa di coccodrillo delle Pelletterie Parmeggiani. Infine a tutti gli invitati è stato offerto un cadeaux davvero “eccellente” in ricordo del territorio modenese; l’aceto balsamico della ditta Bisini Gambetti, finemente personalizzato da Profilo Donna in eleganti bottigliette, rifinite in ceralacca.
Il look di Cristina Bicciocchi è stato curato dalla Maison Maria Grazia Severi.
 
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